Cambio automatico

Manutenzione cambio automatico e sostituzione olio con Motul Evo

Come si può gestire la sostituzione dell’olio nel cambio automatico?

Perché effettuare al mio veicolo questo tipo di manutenzione?

Approfondiamo i vari aspetti della manutenzione dei cambi automatici, siccome non tutte le case auto danno indicazioni precise a riguardo, spesso fornendo informazioni fuorvianti.

Per l’automobilista risulta molto difficile accorgersi della lenta degradazione degli ingranaggi che compongono un cambio automatico. Finché l’auto funziona e non si presentano evidenti rumori o problemi, la tendenza rimane quella di non porsi troppi limiti chilometrici per un eventuale manutenzione.

Il cambio automatico comporta una specifica manutenzione al fine di prolungare la vita del cambio stesso ma è un intervento che richiede una esperienza e una competenza specifiche.

Solo poche case auto costruiscono internamente i cambi automatici come Mercedes-Benz, Toyota e Hyundai, mentre quasi tutte le altre o si appoggiano ad altre aziende per lo sviluppo del progetto e per la sua realizzazione oppure li comprano già fatti. È il caso di Fiat, PSA, BMW, VW-Audi. Tra i costruttori di cambi automatici ci sono nomi importanti, come ZF, Getrag, Aisin o GM.

Queste ultime, assieme alle case auto produttrici di cambi, prevedono la sostituzione olio a intervalli precisi, in base al tipo di trasmissione.

Al contrario, costruttori auto che acquistano cambi da altri spesso non prevedono tagliando nonostante il produttore ne indichi la necessità.

È importante sapere che l’olio del cambio automatico va sostituito.

Olio del cambio automatico: una sostituzione corretta con Motul Evo

L’olio ATF

Assume una funzione fondamentale in quanto deve mantenere le sue caratteristiche nel tempo, a diverse temperature e sotto grandi sforzi. Non esiste un “olio universale”, ma il lubrificante in questione deve rispettare determinate caratteristiche. Sostituendo l’olio del cambio è fondamentale utilizzare un olio uguale (originale, perfettamente compatibile o addirittura migliorativo) a quello da sostituire. Un olio vecchio, che ha subito molti cicli di surriscaldamento e di raffreddamento, e soprattutto risulta inquinato dalle resine delle frizioni, perde progressivamente le sue caratteristiche, generando anomalie nel funzionamento durante i cambi marcia, oppure solo a caldo o solo a freddo. Un altro aspetto che va considerato è il suo grado di acidità, che se troppo alto rischia di rovinare gli anelli di gomma dei pistoni che gestiscono i freni e le frizioni generando perdite di pressione e lo slittamento degli stessi, costringendo alla revisione del cambio.

Sostituzione dell’olio nel cambio automatico con Motul Evo

Per la sostituzione dell’olio vanno adottate delle particolari tecniche e accortezze. In ogni tipo di cambio è importante sapere come si fa a scaricare e reinserire l’olio; se conviene usare una “stazione” e soprattutto, come si fa a “fare il livello”, un parametro molto sottovalutato, ma fondamentale. In particolare nei cambi automatici provvisti di convertitore di coppia dove sono contenuti circa 10-12 litri di olio, 6-7 litri si scaricano aprendo il tappo, mentre gli altri rimangono nel convertitore. Motul Evo è un innovativo sistema per la sostituzione dell’olio del cambio automatico dove il processo avviene in totale autonomia, eliminando la percentuale di errore umano e affidandosi alla precisione tecnologia per la gestione del flusso dell’olio e la regolazione del livello. Motul Evo, inoltre, offre anche un efficiente sistema di diagnostica per eventuali guasti e problematiche al cambio automatico.

La stazione

Si tratta di un macchinario per sostituire correttamente l’olio presente nei cambi automatici con il convertitore di coppia. La sostituzione di tutto l’olio va effettuata prima che si verifichino danni permanenti. Questo macchinario permette di utilizzare anche degli additivi per il lavaggio.

FAQ

Cambio Automatico, altre domande interessanti:

Per i cambi con convertitore di coppia è consigliato ogni 80-90.000 km, nei cambi con la cinghia di trasmissione CVT ogni 60.000 km invece i cambi DSG con le frizioni a bagno di olio ogni 60.000 km.
Bisogna valutare la situazione specifica. Se arriva in officina un’auto con 200.000 km che non ha mai fatto una manutenzione al cambio, sostituire l’olio può essere pericoloso. L’olio nuovo, infatti, è molto “sgrassante” e può far muovere il deposito di molti chilometri e creare guasti. Se il cliente insiste per eseguire il tagliando è consigliabile metterlo a conoscenza del possibile problema.

Lavaggio cambio automatico

Meglio valutare la situazione. L’additivo è molto aggressivo: se il cambio è perfettamente funzionante, si può anche farne a meno; se invece ha qualche problema, allora si può tentare di utilizzarlo. In questo ultimo caso molti problemi si sono risolti o attenuati. Bisogna avvisare il cliente che l’intervento potrebbe non essere risolutivo.
L’olio, assieme ai residui nella coppa e nel filtro, può dare molte informazioni. L’odore e grosse parti metalliche nel filtro e attaccate alla calamita sono indice di qualche problema così come le resine bruciate di qualche frizione che si è surriscaldata. Per quanto riguarda i residui si può tagliare il filtro (dove si può sostituire) e controllare nelle coppe con la calamita: questa può indicarci se ci sono residui metallici importanti, oppure tracce di ottone delle boccole, o particelle rossastre.

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